
Sulla sinistra orografica della Sesia sorge Ghemme, villaggio di antica tradizione viticola. Prolungamento settentrionale di Fara e Sizzano, il vigneto si dispone su due piccole dorsali collinari orientate sud sud est e nord nord ovest, tra loro intervallate da la valletta del torrente Strona. Quattro sono le zone principali: i ronchi ovvero il declivio che si solleva dalla pianura; la prima collina cioè il modesto altopiano che inizia alla sommità dei ronchi e che poi digrada a est nella valle della Strona; quindi, quasi a ripetere lo schema, i ronchetti che risalgono dalla Strona, e infine alle loro spalle la seconda collina, fino alla valle del torrente Strego, confine orientale della denominazione.
La matrice geologica, come a Fara e Sizzano, è fluvio glaciale, esito dell’azione di erosione ad opera della Sesia. Il suolo è perciò composito: vi si trovano più argilla che in altre denominazioni, limiti più o meno compatti, rocce vulcaniche, gneiss, ciottoli e sassi ricchi di minerali, friabilissimi e spesso tramutati in sabbia dall’intrusione dell’acqua che, gelando, li frantuma. Ghemme è una ricapitolazione geologica dell’intera Valsesia.
IL CHIOSSO
Nell’Alto Piemonte, il chiosso è un vigneto delimitato da un muro di pietra: la cinta rappresenta il valore attribuito dai viticultori a un determinato cru per la propensione a creare vini unici.
Da questi luoghi, ricchi di tradizione e cultura, nascono i vini deI Chiosso.
I vigneti sono impiantati con i soli vitigni tipici del territorio: Nebbiolo, Vespolina, Uva Rara.
Le superfici vitate sono dislocate sull’intero Alto Piemonte, territorio ove il fiume Sesia segna il confine naturale tra la provincia di Vercelli e quella di Novara e divide fisicamente le colline del Gattinara DOCG e del Ghemme DOCG
Il Chiosso nasce nel 2007 per iniziativa di Marco Arlunno e Carlo Cambieri, già produttore di Ghemme il primo, proprietario e conduttore di vigneti in Gattinara il secondo.
Nella assoluta convinzione che il terroir dell’Alto Piemonte possa dare vini incredibili sotto qualsiasi aspetto.

180 milioni di anni l’esplosione di un super vulcano con una potenza tale da modificare il clima del nostro pianeta per molti anni, inizia così la storia dell’Alto Piemonte.
50 milioni di anni fa la placca africana si scontra con quella europea dando origine alle Alpi e per effetto dello scontro, tutta la struttura sommersa dell’antico supervulcano viene proiettata in superficie, assumendo un andamento orizzontale. L’enorme caldera del super vulcano coincide oggi con le valli dei fiumi Sesia e Sessera, tra le province di Novara, Vercelli e Biella nell’Alto Piemonte.
Il terreno è costituito da porfidi che vanno dal giallo, al rosa, al rosso; si tratta di roccia friabile, priva di humus, acida, salina e ricca di minerali. I vini che provengono dalle viti che affondano le radici in questo terreno unico donano aromi e sapori inconfondibili ed estremamente intriganti.

SPANNA
Colore: rosso rubino intenso tendente al granato
Sapore: asciutto, caldo e vellutato
Bouquet: nobile e austero, ampio ed elegante

Informazioni aggiuntive
Tipologia | Rosso DOC |
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Zona di produzione | Fara (NO) e Briona (NO), Ghemme (NO), Sizzano (NO) |
Annata | 2023 |
Alcol | 13,5 % vol. |
Vitigni | Nebbiolo |
Età del vigneto | dai 10 ai 25 anni |
Resa per ettaro | 45 quintali |
Terreno | Argilla, Limo, Marne, Rocce Vulcaniche, Sabbia, Sassoso, Deposito glaciale, Morenico di origine alluvionale, ciottoli e ghiaia |
Altitudine | Oltre 300 m. |
Fermentazione Alcolica | Acciaio |
Lieviti | Selezionati |
Malolattica | Acciaio |
Affinamento | Acciaio |
Durata Affinamento Totale prima della messa in commercio | Almeno 10 mesi |