
Sulla sinistra orografica della Sesia sorge Ghemme, villaggio di antica tradizione viticola. Prolungamento settentrionale di Fara e Sizzano, il vigneto si dispone su due piccole dorsali collinari orientate sud sud est e nord nord ovest, tra loro intervallate da la valletta del torrente Strona. Quattro sono le zone principali: i ronchi ovvero il declivio che si solleva dalla pianura; la prima collina cioè il modesto altopiano che inizia alla sommità dei ronchi e che poi digrada a est nella valle della Strona; quindi, quasi a ripetere lo schema, i ronchetti che risalgono dalla Strona, e infine alle loro spalle la seconda collina, fino alla valle del torrente Strego, confine orientale della denominazione.
La matrice geologica, come a Fara e Sizzano, è fluvio glaciale, esito dell’azione di erosione ad opera della Sesia. Il suolo è perciò composito: vi si trovano più argilla che in altre denominazioni, limiti più o meno compatti, rocce vulcaniche, gneiss, ciottoli e sassi ricchi di minerali, friabilissimi e spesso tramutati in sabbia dall’intrusione dell’acqua che, gelando, li frantuma. Ghemme è una ricapitolazione geologica dell’intera Valsesia.
MIRU’
La cantina si struttura nel centro di Ghemme, a fianco della chiesa di Santa Maria Assunta, eretta a partire dal 1666 e completata nel 1863.
In questa suggestiva atmosfera di un tempo, dalle nostre uve fortemente mineralizzate dal terreno di origine fluvioglaciale, nasce un vino dalle origini “sacre”, con grande struttura e medio corpo; la cantina è proprio qui, nel centro storico e nei pressi della Chiesa Patronale.
Il Chiosso nasce nel 2007 per iniziativa di Marco Arlunno e Carlo Cambieri, già produttore di Ghemme il primo, proprietario e conduttore di vigneti in Gattinara il secondo.
Nella assoluta convinzione che il terroir dell’Alto Piemonte possa dare vini incredibili sotto qualsiasi aspetto.

180 milioni di anni l’esplosione di un super vulcano con una potenza tale da modificare il clima del nostro pianeta per molti anni, inizia così la storia dell’Alto Piemonte.
50 milioni di anni fa la placca africana si scontra con quella europea dando origine alle Alpi e per effetto dello scontro, tutta la struttura sommersa dell’antico supervulcano viene proiettata in superficie, assumendo un andamento orizzontale. L’enorme caldera del super vulcano coincide oggi con le valli dei fiumi Sesia e Sessera, tra le province di Novara, Vercelli e Biella nell’Alto Piemonte.
Il terreno è costituito da porfidi che vanno dal giallo, al rosa, al rosso; si tratta di roccia friabile, priva di humus, acida, salina e ricca di minerali. I vini che provengono dalle viti che affondano le radici in questo terreno unico donano aromi e sapori inconfondibili ed estremamente intriganti.

GHEMME
Olfatto espressivo e articolato. Colpisce con un profilo aromatico che alterna sfumature di confetture di susina e rabarbaro, sensazioni ferrigne, erbe aromatiche e balsamiche, alloro, menta e liquirizia. Sorso caldo, pilastri tannici importanti di ottima fattura. Finale fresco e decisamente sapido.
Informazioni aggiuntive
Tipologia | Rosso DOCG |
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Zona di produzione | Ghemme (NO) |
Annata | 2019 |
Alcol | 13 % vol. |
Vitigni | Nebbiolo 95%, Vespolina 5% |
Età del vigneto | dai 45 agli 80 anni |
Terreno | Argilla, Rocce Vulcaniche, Sabbia, Sassoso, Deposito glaciale, Morenico di origine alluvionale, ciottoli e ghiaia |
Fermentazione Alcolica | Acciaio |
Lieviti | Selezionati |
Malolattica | Acciaio |
Affinamento | Botte Grande |
Durata Affinamento Legno | 18 mesi |
Durata Affinamento Bottiglia prima della messa in commercio | 16 mesi |
Durata Affinamento Totale prima della messa in commercio | 34 mesi |