GATTINARA
Gattinara è la denominazione più nota al grande pubblico tra quelle dell’alto Piemonte. Ha saputo costruirsi e conservare un’aura di prestigio sebbene abbia visto anch’essa ridursi di molto fino a circa sei volte il proprio vigneto già nel 1905 quando una tempesta rovinò le vigne al punto da costringere molti gattina arresi a emigrare, è rimasta a lungo un baluardo. A questo successo vari fattori: la conformazione del territorio, disposto su un’unica collina e dunque relativamente compatto, oltreché spesso troppo scosceso per essere convertito ad altre colture o all’industria. La collina, piuttosto composita e articolata in dorsali e vallette è sostanzialmente costituita dagli stessi porfidi vulcanici di Boca a volte affioranti e con pochissima sostanza organica, significativa è la presenza di ferro. Il nebbiolo è il signore quasi incontrastato: uva rara e vespolina possono concorrere fino a un 10% ma sono di fatto spesso escluse dall’uvaggio e in ogni caso assai meno diffuse che nelle denominazioni vicine.