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Enfer d’Arvier Danilo Thomain 2022

25.00

Disponibile

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VALLE D’AOSTA 

La Valle d’Aosta è una piccola regione montuosa delle Alpi occidentali, con non solo il Monte Bianco ma il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso che formano il suo skyline innevato. I vigneti, alcuni dei quali sono tra i siti più alti d’Europa, occupano terrazzamenti e pendii lungo il fiume Dora Baltea, che poi scende nel vicino Piemonte, dove si congiunge al Po. La cultura del vino della Valle d’Aosta è una fusione di tradizioni vinicole francesi, italiane e svizzere. Il francese è la lingua principale e come tale le etichette sulle bottiglie possono creare confusione: in genere sia l’italiano che il francese vengono usati contemporaneamente.

ENFER D’ARVIER 

L’etichetta demoniaca di Danilo Thomain è un omaggio alla minuscola denominazione di questo vino: Enfer d’Arvier, o “inferno di Arvier”, una serie di vigneti terrazzati sulla riva sinistra orografica della Dora Baltea  completamente esposti a sud su altitudini elevate. La cocente luce solare del giorno rende il terreno, già impegnativo, ancora più difficile da lavorare.

L’intera zona di coltivazione dell’Enfer d’Arvier (DOC) comprende solamente circa 12 ettari di vigneti, di cui Thomain ne possiede circa 5. Oltre a Thomain, l’unico altro produttore di questi vini di una certa importanza commerciale è la cooperativa locale di Arvier.

DESCRIZIONE

Il vino di oggi è un’estremo gesto d’amore, non solo del suo creatore, Danilo Thomain, che coltiva a mano solo pochi ettari di vigneti ripidissimi sulle Alpi, ma anche per chi, come noi e pochi altri negozi in Italia hanno deciso di farlo conoscere e commercializzarlo al di fuori della Valle d’Aosta, infatti le nostre ragioni non sono certamente commerciali.

L’Enfer d’Arvier di Thomain è il tipo di vino che, in circostanze normali, si troverebbe solo in pochi ristoranti o enoteche nella sua remota regione d’origine, la montuosa Valle d’Aosta o nella cantina stessa Danilo Thomain salvo lunghissima attesa per essere accolti. La produzione è limitata a circa 10.000 bottiglie l’anno e la maggior parte delle quali finisce all’estero dove questo piccola DOC è conosciuta e molto apprezzata.

L’Enfer d’Arvier è fatto con l’autoctono Petit Rouge coltivato in alcuni dei vigneti più alti d’Europa e non solo è semplicemente delizioso ma è davvero unico nel suo genere, quindi sì, come chi vive per le esperienze enologiche più uniche, sono costretto a far luce su questo vino. Come molti dei vini rossi di montagna contemporanei provenienti da Francia, Svizzera o altrove nell’Italia più settentrionale, questo 2022 ha questa magica combinazione di finezza eterea e grande capacità di resistenza. È un prato fiorito di fiori di campo, un cesto pieno di bacche di montagna, un frammento di roccia e non c’è davvero nient’altro di simile. Nella maggior parte dei casi, i vini più rari del mondo hanno un prezzo corrispondente. Ma non oggi. Approfittane ora prima che scompaia per un altro anno!

Enfer d'Arvier di Danilo Thomain

DANILO THOMAIN 

Ad aumentare il mio interesse per questo vino c’è il fatto che Danilo Thomain è la terza generazione della sua famiglia a produrre vino qui. Solo i vigneti di Morgex et la Salle sono più in alto sulle pendici del Monte Bianco, ed è ovvio che tutto ciò che fa Danilo è scrupolosamente manuale. I terreni della zona sono una morena glaciale sabbiosa e, mentre il Petit Rouge speziato e floreale è il principale vitigno (che deve essere minimo 85% per legge), anche il Gamay, Pinot Nero, Dolcetto e altre varietà locali possono essere presenti insieme al Petit Rouge. L’Enfer d’Arvier 2022 di Thomain è 90% Petit Rouge e 10% Pinot Noir ed è invecchiato in vasche d’acciaio per circa nove mesi, creando un rosso vibrante, fresco e sorprendentemente complesso tanto da rivaleggiare con i Grand Cru di Beaujolais, Savoia, Burgenland e Baden.

Il profumo, l’energia e il frutto rigoglioso di questo vino ti affascineranno; nel mio caso, bere una bottiglia di questo Enfer d’Arvier è stato un piccolo viaggio in un piccolo angolo di mondo magnifico e incontaminato, un balsamo per l’anima.

Nel bicchiere

Nel bicchiere si presenta di un rosso rubino luminoso che tende al violaceo sull’unghia, con profumi di fiori rossi e viola, frutti di bosco, pepe nero, erbe selvatiche e pietrisco. Di medio corpo, con sentore fruttato di amarena e mirtillo ben concentrati, sollevati da un’acidità vivace e seguiti da una spolverata di erbe e spezie sul finale. Un vino rosso fresco e nervoso. Apritelo 20 minuti prima per lasciarlo respirare e stabilizzare e servitelo a 16-18°C  e avrete un partner perfetto per carni leggere e verdure grigliate. In Valle d’Aosta, rossi croccanti e saporiti come questo sono perfetti con la fonduta alla valdostana.

Informazioni aggiuntive

Tipologia

Rosso DOC

Annata

2022

Alcol

14,5 % vol.

Bottiglie

meno di 10.000

Vitigni

Petit Rouge 90%, Pinot Nero 10%

Età del vigneto

Oltre 70 anni

Altitudine

Oltre 800 m.

Terreno

Sabbia, Deposito glaciale

Esposizione

Sud

Fermentazione Alcolica

Acciaio

Lieviti

Indigeni

Malolattica

Acciaio

Affinamento

Acciaio

Durata Affinamento Acciaio

10 mesi